In questo sport non basta saper scegliere la tavola da surf, bisogna anche saper scegliere l’onda corretta e per questo bisogna conoscerle. Tutti i professionisti conoscono il loro ambiente, ma quando si parla di mare tutti dovremmo saperne di più e, nel caso di questo sport, perché non iniziare conoscendo le tipologie di onde che esistono per il surf?
In realtà è molto semplice e nel momento in cui inizi a praticare questo sport, il tuo istruttore ti aiuterà sicuramente a riconoscere le diverse tipologie di onde e quali sono le migliori da prendere per imparare e poi avanzare.
Per spiegare le diverse tipologie di onde da surfare che ci sono, le divideremo in tre categorie: in base alla direzione, altezza e forma. Sei pronto?
1. Tipologie di onde per surfare in base alla loro direzione
Se hai mai pensato di fare surf o ti sei imbattuto nel gergo specifico, sia sulla spiaggia che su internet, sicuramente hai sentito qualcosa del tipo “questa spiaggia fa onde destre”. Bene, risolveremo il mistero per te, è molto semplice!
Con le onde che rompono da sinistra verso destra, se fossimo sulla tavola, andremmo a destra. Mentre se vedessimo il surfista dalla spiaggia, lo vedremmo spostarsi a sinistra. È semplice, si dice che ha questa direzione perché è il lato in cui l’onda apre e offre la sua parete, quindi farai meglio a seguire il lato corretto se non vorrai scontrarti con la parte dell’onda che rompe! E le onde sinistre? Lo stesso ma al contrario!
Quando, invece, le onde si alzano e rompono nello stesso momento per l’intera lunghezza, si tratta di un “close-out”. Queste ultime non permettono di surfare la parete dell’onda se non per pochi istanti.
Come se non bastasse, abbiamo anche le cosiddette onde di picco “a-frame” ovvero che s’infrangono in entrambe le direzioni dallo stesso picco, quindi puoi scegliere dove prenderla e anche due persone possono surfarla, ognuna in una direzione. Se trovi un’onda “a-frame”, approfittane perché ti potrai esercitare in entrambe le direzioni!
2. Tipologie di onde in base alla loro altezza
Naturalmente, la questione sull’altezza delle onde è sinonimo di dibattito. Come si misurano le onde? In piedi? In metri? Rispetto all’altezza media di un uomo? Metodo Bascom? Modalità hawaiana? Modalità Wave Face? Possiamo discuterne un altro giorno e concentrarci per adesso sulle tipologie di onde da surfare in base alla loro altezza. Ecco quali sono:
- Piccole: perfette per iniziare e praticare questo meraviglioso sport. Sarebbero alte fino a un metro.
- Medie: potrebbero essere utili per surfisti più avanzati e possono arrivare fino a un metro e mezzo di altezza.
- Grandi: con onde di due metri e oltre devi già essere un esperto e avere la tavola appropriata.
- Giganti: hai mai visto i coraggiosi fare surf a Nazaré? Bene, quelle sono onde giganti e ovviamente devi avere una preparazione sia mentale che fisica di alto livello.
3. Le tipologie di onde in base al fondale e alla costa
Tra gli elementi che maggiormente influenzano il modo in cui rompono le onde, ci sono il fondale e la conformazione della costa.
Dalla combinazione di questi ultimi elementi, si formano i famosi “Surf Breaks” ovvero ostacoli permanenti o semi permanenti che causano la rottura delle onde.
Tra le principali tipologie di “Surf Breaks” ci sono:
- “Beach Break”: formati al 100% da sabbia, si tratta di spiagge caratterizzate, in linea generale, da onde irregolari e imprevedibili. I banchi di sabbia cambiano di continuo in funzione delle correnti e delle mareggiate.
- “Point Break”: un luogo in cui le onde colpiscono un punto preciso della costa (o delle rocce sporgenti) seguendo la conformazione offerta dalla costa stessa. Le onde di un “Point Break” sono regolari e premettono lunghe surfate. Nella maggior parte dei casi rompono in una sola direzione ovvero verso destra o verso sinistra. Il fondale può essere fatto di rocce, sabbia o corallo.
- “Reef Break”: un “Reef break” si verifica quando un’onda s’infrange su una barriera corallina o su un fondale roccioso. A differenza del “Point Break”, le onde di un reef non seguono la linea della costa bensì rompono in base all’inclinazione del fondale. La rottura delle onde si può verificare vicino alla riva o al largo della costa. In generale le onde di un “Reef Break”, così come nel “Point Break”, sono regolari e prevedibili.
Infine, come ultima caratteristica, le onde possono assumere varie forme in funzione del fondale, della conformazione della costa e del periodo (intervallo di tempo tra un’onda e un’altra). Per questo si parla di onde piatte, onde ripide, onde tubanti e onde da riva.
Tenendo conto di tutte le caratteristiche dette, le onde saranno più o meno divertenti o più o meno adatte ad un livello piuttosto che a un altro.
Ecco, adesso conosci i tipi di onde su cui surfare! Sicuramente non ti sembra così complicato ora che hai letto un po’ su questo argomento. Se vuoi padroneggiarlo, devi solo venire a conoscerci e fare un corso di surf a Fuerteventura con surfintrip.com, risponderemo a tutte le tue domande e ci divertiremo!