Una volta che hai iniziato a surfare, potremmo dire che non si può più tornare indietro. Ti sei appassionato alla sensazione, ai paesaggi e alla buona atmosfera. Sicuramente ora vuoi imparare a fare più cose e, visto che siamo qui per questo, vogliamo parlarti in questo post di come fare un air nel surf, ti unisci?

Potrebbe essere un po’ complicato imparare solo leggendo un post, quindi, dovrai andare alla pratica subito dopo e, perché no, iscriverti ad un corso di surf coaching, ma per ora, devi iniziare dalla teoria!

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Che cos’è un air nel surf?

La prima cosa che dobbiamo fare prima di imparare questa manovra è sapere cos’è un “air” nel surf. Si tratta di una manovra aerea attraverso la quale, grazie alla velocità e alla tecnica, il surfista riesce a “saltare” fuori dal labbro (in gergo “lip”) dell’onda per poi atterrare all’interno della stessa, sulla schiuma o alla base.

Il risultato quando si realizza un air è spettacolare, ma richiede un certo livello e tanta pratica quindi non disperare se non ci riesci ai primi tentativi, nessuno nasce imparato! Ora, devi anche considerare qualcos’altro, andiamo avanti!

Come deve essere l’onda?

Non è sufficiente sapere come fare air nel surf, perché se l’onda non ci accompagna, il nostro tentativo probabilmente sarà inutile. Con un’onda piatta non andremo da nessuna parte, per staccarci dal labbro dell’onda abbiamo bisogno di onde ripide o almeno che riescono ad alzarsi in una parte specifica creando delle curve simili a quella di una rampa da skate.

Con un’onda di medie dimensioni e una buona rampa puoi provare a staccare un air e non preoccuparti se all’inizio ti alzi poco perché con la pratica, passo dopo passo, tutto andrà meglio!

Come fare un air: 4 consigli

Ora che sai di cosa si tratta e le caratteristiche che l’onda deve avere, è arrivato il momento dei consigli tecnici utili per praticarlo. Li divideremo in quattro passaggi, ma prima vogliamo ricordarti di mantenere pulita la tavola da surf e distribuire la paraffina in maniera corretta per avere una buona aderenza e facilitare sia la fase di stacco che di atterraggio.

1. Decidi un buon punto per staccare

La prima cosa che dobbiamo avere molto chiara è il punto (o sezione dell’onda) in cui proveremo a staccare e non dobbiamo avere dubbi a riguardo. Se stai pensando costantemente al punto in cui staccare alla fine non lo farai, quindi stabilisci un punto e non perderlo di vista, sarà proprio lì che volerai (prima o poi!).

Questo punto non può essere solo quello in cui l’onda sta per rompere, sarebbe inutile, trovane uno con una buona rampa e vai per quello, ma…

2. Prendi velocità

Devi andare a una buona velocità, e per questo tante volte surfiamo l’intera onda cercando di andare veloce per poi provare a staccare sull’ultima sezione dell’onda. Senza velocità non si va da nessuna parte e se stai provando a fare questa manovra, dovresti già essere in grado di prendere velocità in un breve tratto della parete dell’onda, a condizione che questa ti accompagni, ovviamente. Se non lo sai fare ancora, il nostro consiglio è di fare pratica su come prendere velocità prima di provare un air!

Il modo ideale per affrontare la fase di stacco, senza distogliere lo sguardo dal nostro punto di riferimento, è fare un solido bottom turn la cui profondità (profondo o a metà parete) dipenderà da quanto ripida è la sezione che stiamo per colpire, ma con un’inclinazione che si aggira quasi sempre sui 30/50 gradi.

3. Dirigi bene le gambe e…il peso del tuo corpo

Siamo quasi pronti a sapere come fare un air, ma prima di staccare devi posizionare bene le gambe, ma anche il tuo corpo mantenendo la compressione del bottom turn fino alla fine. Un errore comune è quello di rimanere con il peso indietro dopo che si è usciti dal labbro dell’onda e così facendo non si trasferisce la velocità verso la direzione dell’onda, che nel frattempo continua il suo moto verso la spiaggia, e si rimane dietro senza nessuna possibilità di atterrare e chiudere la manovra dentro l’onda stessa.

Per questo motivo, è di fondamentale importanza, oltre ad effettuare una buona pressione con il piede posteriore sul tail della tavola in fase di compressione fino al punto di riferimento, trasferire il peso del proprio copro sulla gamba anteriore nel momento in cui avviene lo stacco dall’onda così da proiettare corpo e tavola verso la spiaggia.

Il corpo e la tavola dovrebbero seguire la stessa parabola, quindi dovrai aiutarti con una buona rotazione del tronco superiore da eseguirsi con un buon timing rispetto al labbro dell’onda ovvero poco prima che la tavola arrivi sul punto individuato.

In quel momento dovremmo anche aver pensato a dove atterrare, quindi, mentre siamo in aria, dobbiamo prendere un punto come riferimento e minimizzare l’impatto dell’atterraggio comprimendo nuovamente il nostro corpo ovvero abbassandoci con il bacino per aver un controllo maggiore. Ora…è tempo di atterrare in grande stile!

4. Fissa un punto di atterraggio

Come appena detto, quando ci stacchiamo dal labbro dell’onda, dobbiamo sapere dove andremo ad atterrare. Questo è molto importante e può fare la differenza tra un air spettacolare e una disastrosa caduta.

La prima cosa che dobbiamo tenere a mente è che non possiamo atterrare nella parte piana ovvero alla base dell’onda perché l’impatto sarà molto più pesante e le probabilità di infortunarci salgono di parecchio. Uno dei punti ideali è la parte alta della schiuma che offre un atterraggio morbido e meno pericoloso. Quindi, il timing anche qui ricopre un ruolo cruciale in quanto bisognerebbe sempre atterrare dopo che la sezione si è rotta del tutto formando la schiuma.

A questo punto dobbiamo tenere le gambe flesse il più possibile cercando di avvicinare il nostro bacino alla tavola. Attutire l’atterraggio aumenta di tanto le probabilità di riuscita.

Nel momento in cui atterrerai, ti renderai conto che….sai come fare un air! Ma ricordati di andare passo dopo passo, come abbiamo detto prima, e sicuramente ti costerà qualche caduta per chiuderlo e qualche onda sprecata solo per provare ma alla fine è l’unico modo per imparare! Non disperare, all’inizio provali in piccolo, e poi con la pratica ti usciranno sempre più alti e alla fine…sarà una sensazione unica!

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